
Almaty, 29 ago. (Emanuele Formera, Scienze Notizie) - Nel nord-est dell’Uzbekistan, il sito archeologico di Obi-Rakhmat sta rivelando segreti affascinanti sul passato umano. Recenti scoperte effettuate da un team di archeologi suggeriscono che un deposito di piccole punte di pietra, risalenti a circa 80.000 anni fa, potrebbe rappresentare le prime frecce conosciute nella storia dell’umanità.
Questo importante ritrovamento è stato descritto in uno studio pubblicato su PLOS One l’11 agosto. I micropunti, caratterizzati da una sottigliezza notevole, sembrano essere stati progettati per adattarsi a fusti slanciati, simili a quelli delle frecce, e presentano segni di usura che indicano un utilizzo come punte di freccia.
Hugues Plisson, ricercatore dell’Università di Bordeaux, ha sottolineato che i danni riscontrati sulle pietre sono tipici di strumenti utilizzati per colpire, come riportato in un’intervista a Live Science. Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione della tecnologia preistorica, ma offrono anche spunti preziosi sulla vita quotidiana dei nostri antenati.
Importanza delle Punte di Pietra nella Preistoria
Le punte di pietra, come quelle trovate a Obi-Rakhmat, rivestono un’importanza cruciale nello studio della preistoria. Esse rappresentano non solo strumenti di caccia, ma anche un’evoluzione significativa nelle tecniche di sopravvivenza degli esseri umani. Le caratteristiche delle punte di freccia possono fornire informazioni dettagliate su vari aspetti della vita preistorica, tra cui:
* Le tecniche di lavorazione della pietra utilizzate dai nostri antenati
* Le strategie di caccia e raccolta adottate per la sopravvivenza
* Le interazioni tra diverse popolazioni umane e le loro culture
* Le condizioni ambientali e climatiche dell’epoca
Questi elementi sono fondamentali per comprendere come gli esseri umani si siano adattati e abbiano prosperato in un mondo in continua evoluzione. Le scoperte a Obi-Rakhmat, quindi, non sono solo un contributo alla storia dell’Uzbekistan, ma un tassello importante nel puzzle della storia umana.
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Fonte foto: Brescia Today