Roma, 13 apr. (Federico Bardanzellu, InLibertà) - Milton Friedman. Si sta diffondendo in questi giorni, sui social, un video concernente un breve discorso di questo economista. Friedman è stato l’economista di punta nell’ultimo ventennio del XX secolo e i primi anni del XXI. Convinto assertore del liberismo, fu il teorico principale della politica economica di Ronald Reagan, negli USA e di Margareth Thatcher nell’UK. Anche se, soprattutto quest’ultima, utilizzò le idee di Friedman a suo uso e consumo. E ottenne la “desertificazione industriale” della Gran Bretagna. Ma questa è un’altra storia.
Nel video in questione il Premio Nobel Milton Friedman si presenta semplicemente con una matita in mano. E si mette a spiegare perché il libero scambio è vantaggioso per l’umanità intera. Lo fa con un ragionamento disarmante che capirebbe chiunque. Anche un ragazzino di quinta elementare.
La parabola della matita
Milton Friedman, allora, apre il video mostrando agli ascoltatori la sua matita, acquistata al negozio sotto casa. Il legno di quella matita – prosegue – proviene da un albero tagliato nello Stato di Washington con una sega d’acciaio. L’acciaio di quella sega è stato fabbricato con del minerale ferroso proveniente da chissà dove. La mina della matita è fatta con grafite estratta in qualche miniera del Sudamerica.
Il gommino per cancellare è fatto di gomma prodotta in Malesia, ma ivi impiantata dopo essere stata importata anch’essa dal Sudamerica. Inoltre, per fabbricare la matita è stato necessario l’ottone di cui è fatta la ghiera, la vernice gialla e la colla che la tiene attaccata. Tutta materia importata dall’estero grazie al lavoro della gente più disparata.
Insomma, un numero straordinario di persone ha collaborato per fabbricare una semplice matita. Tutto ciò – secondo Milton Friedman – grazie alla magia dei prezzi che ne rende conveniente l’acquisto per i consumatori. E, di conseguenza, anche l’espandersi della sua diffusione, a vantaggio dei produttori.
Milton Friedman sostiene che il libero mercato è essenziale per la pace tra gli uomini
Milton Friedman conclude sostenendo che sia questo il semplice motivo per cui è essenziale il funzionamento del libero mercato. Intendendo, per “libero mercato”, quello non condizionato dall’applicazione di dazi all’importazione. Ve lo immaginate quanto costerebbe di più negli USA quella semplice matita con l’imposizione di dazi?
Il suo prezzo verrebbe condizionato dal dazio sull’importazione della grafite, del materiale ferroso, della colla per le vernici e dell’ottone per la ghiera. Tutto a spese del consumatore americano. L’economista sostiene inoltre (in soli tre minuti di video) che il libero scambio sia essenziale non solo per promuovere l’efficienza produttiva. Ma per un motivo molto più grande: per favorire la pace tra gli uomini.
Milton Friedman ci spiega perché la politica dei dazi è un grave pericolo
In poche parole, Milton Friedman ci ha spiegato perché la politica dei dazi di Donald Trump è straordinariamente dannosa per gli USA. Molto più di quanto lo sia per gli Stati esportatori di materie prime negli Stati Uniti. I dazi, infatti, gravano sul prezzo della merce al consumo (come la nostra IVA). Ad essere ottimisti, quindi, mettono l’inefficienza dell’industria americana a carico del consumatore americano. Per non parlare, poi, del danno che genera al mondo intero.
È chiaro, infatti, che l’applicazione dei dazi genera tensione tra i popoli, minacciando la pace. Proprio il contrario – secondo Friedman – degli effetti del libero commercio. Lo stesso discorso vale per le sanzioni economiche. Che sono anch’esse una distorsione del libero mercato. E, in questo momento storico di “venti di guerra”, non avevamo proprio bisogno di altre tensioni. Ecco perché, proprio di questi tempi, questo video di tre minuti sta registrando una straordinaria diffusione.
Da: www.inliberta.it/