Museo dei dolmen. La riapertura del Museo dell’Arte Salvata a Roma

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Roma, 12 giu. (Arianna Antoniutti, Il Giornale dell'Arte) - 
Dal 17 giugno avrà inizio il ricco programma del secondo semestre di attività culturali del Museo Nazionale Romano (Mnr).

Presentato alla stampa presso l’Aula X delle Terme di Diocleziano, (una delle quattro sedi del Mnr, con Crypta Balbi, Palazzo Massimo e Palazzo Altemps), il programma è frutto dell’accordo di valorizzazione siglato tra il Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura (Diva), il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico del Colosseo e il Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia.

È stata Alfonsina Russo, a capo del Diva e del Parco Archeologico del Colosseo, a introdurre le novità della stagione giugno-dicembre: «Come capo dipartimento per la valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della cultura ho ritenuto importante sostenere il nuovo corso del Museo Nazionale Romano promuovendo un inedito accordo di valorizzazione, volto a potenziare lo scambio di studi, ricerche, progetti espositivi e attività educative capaci di raggiungere un pubblico ampio e diversificato. In un contesto di così alto rilievo che coniuga l’aspetto scientifico e quello divulgativo, si inserisce anche la collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ringrazio personalmente per l’impegno e la disponibilità manifestati in occasione della riapertura del Museo dell’Arte Salvata, consentendo l’esposizione dei reperti recuperati nelle loro ultime operazioni».

Il Museo dell’Arte Salvata, ospitato dal 2022 nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, riaprirà il 26 giugno, con la mostra «Nuovi recuperi»: oltre 100 reperti (tra cui urne etrusche, maschere teatrali e lastre dipinte ceretane) recuperati dal Comando Carabinieri Tpc nell’ultimo triennio 2022-2025.

«Il Museo Nazionale Romano, ha aggiunto Edith Gabrielli, direttrice del Vive e direttrice ad interim del Mnr, è uno dei musei più importanti al mondo. Da questo istituto il pubblico si attende, a ragione, un’offerta culturale di eccellenza. La richiesta proviene dai turisti e, insieme, dai cittadini romani, soprattutto da quanti vivono e lavorano nei pressi delle sue quattro sedi. Il programma culturale 2025 viene incontro nella qualità e nella quantità delle iniziative a questa forte domanda di cultura. Valorizzare le raccolte e i contenitori; rendere la cittadinanza partecipe, fino a farla entrare come parte attiva nella vita del museo; coinvolgere il cosiddetto pubblico di prossimità; educare all’inclusione; ottimizzare le risorse interne; infine, fare rete con gli altri istituti, specialmente dello Stato: ecco i principali criteri che hanno ispirato le nostre linee d’azione».

Ideata dalla stessa Gabrielli, è la rassegna «Al Centro di Roma», che prenderà avvio il 17 giugno, alle ore 18, presso Palazzo Altemps: tre cicli di incontri (a Palazzo Massimo e Palazzo Altemps) dedicati al collezionismo d’arte, alla letteratura italiana ed europea e alla letteratura latina.

Sempre a Palazzo Altemps, il 2 luglio, sarà presentato il restauro dell’Altana. I visitatori, per la prima volta, potranno accedere alla torretta-belvedere, grazie a percorsi di visita, previsti il secondo e il terzo fine settimana di ogni mese. A seguire, il 9 luglio, con «Crypta Balbi: cantiere aperto», un percorso di visita, curato dalla stessa Gabrielli e Antonella Ferraro, consentirà di entrare nel cantiere di restauro e di scavo archeologico della vasta area, chiusa da gennaio 2023.

Il programma prosegue, in settembre, con la riapertura del Medagliere di Palazzo Massimo, una delle più grandi raccolte numismatiche al mondo. A ottobre seguirà, ancora a Palazzo Massimo, la mostra «Hidden Collections» del fotografo Giorgio Di Noto, curata da Alessandro Dandini de Sylva, con il coordinamento di Agnese Pergola. La mostra è frutto dell’omonimo progetto con cui il Mnr ha vinto il bando Strategia Fotografia 2024 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Infine, a dicembre, aprirà, diffusa in tre sedi (Museo Nazionale Romano, Parco Archeologico del Colosseo e Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia), la grande mostra «Roma in moneta: la storia e l’immagine della città eterna», un racconto dell’Urbe, attraverso i secoli, seguendo la narrazione della moneta, vista come documento storico e simbolico.

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Fonte foto: La Stampa