La crisi travolge anche aziende italiane dal marchio storico

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Roma 11 feb. - Nel 2012, secondo una società di consulenza aziendale, le aziende italiane che hanno dichiarato fallimento sono state 12.463. Negli ultimi quattro anni di crisi, oltre 45mila.

Tra loro anche grandi aziende dal marchio storico.

Il problema di una loro eventuale scomparsa ha interessato anche testate straniere come  l'International Herald Tribune, che ha dedicato una prima pagina al caso della Richard Ginori.

La fabbrica toscana, un nome nel settore dei sanitari per bagno, è attiva dal 1735 ma, il 7 gennaio scorso, il tribunale di Firenze ne ha dichiarato il fallimento.

Secondo la testata americana, tuttavia, si sarebbero già aperte alcune  trattative per l’acquisto e il salvataggio dello storico marchio tra l’amministrazione fallimentare, la Lenox, un’azienda americana di stoviglie e articoli da regalo e l’Apulum, un’azienda rumena produttrice di ceramica. I 300 operai, attualmente disoccupati, sperano nella riapertura dell’azienda e accusano i piani strategici aziendali degli ultimi anni che avrebbero abbassato la qualità del prodotto. L'azienda, inoltre, come molte piccole e medie imprese nel nostro Paese, avrebbe reagito alla globalizzazione e alla crisi economica interna, si sarebbe dimostrata indecisa tra il proseguire nella produzione di qualità made in Italy e il produrre stoviglie da collocare a prezzi promozionali. E ne è uscita con le ossa rotte.

Il nostro Sole 24 Ore, invece, ha  evidenziato i casi analoghi di altri tre marchi storici italiani: la Moto Morini la Mariella Burani Fashion Group e il pastificio Giovanni Amato.

La Moto Morini, storica azienda motociclistica di Casalecchio sul Reno, aveva  debuttato nelle competizioni nel lontano 1948 e, da allora, aveva sfornato modelli che avevano fatto  battere il cuore degli appassionati e stregato migliaia di ragazzi. Dopo il fallimento nel 2010 e un'asta andata deserta (2011), fortunatamente una seconda asta andata in porto ha ridato una proprietà  allo storico marchio, consentendo la ripresa della produzione.

La Mariella Burani Fashion Group di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, era stata per mezzo secolo uno dei più noti simboli del made in Italy nel settore dei vestiti per bambini, ottenendo un successo internazionale sulle passerelle di Milano, Parigi e New York. Purtroppo, recentemente, dopo due anni in amministrazione straordinaria, i giudici del Tribunale di Reggio Emilia ne hanno depositato l'istanza di fallimento.

Infine, dopo il fallimento del 2010, la gestione del pastificio salernitano Antonio Amato è passata oggi all’azienda Di Martino di Gragnano, che gli è subentrata nell’attività mantenendo lo storico marchio Antonio Amato & C. Molini e Pastifici spa. L’antico pastificio era stato fondato nel 1868 e nel 1961 Antonio Amato aveva aperto il primo stabilimento a livello industriale.

(RLNews)