Lavoratori stagionali, chi sono: l’elenco delle attività che rientrano in questa categoria

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Roma, 27 gen. (Qui Finanza) – Chi sono i lavoratori stagionali? Cosa fanno? Quali attività rientrano in questa dicitura e quali no? Quali diritti ha questa categoria di lavoratori? Spesso sentiamo parlare di questa tipologia di lavoro ma non è chiaro di cosa si tratti. Facciamo qui chiarezza, provando a sciogliere un po’ di dubbi a riguardo.

Lavoro stagionale: cos’è e caratteristiche
Per cominciare, dobbiamo dire che si parla di lavoro stagionale quando un’attività lavorativa si svolge ed è concentrata in un determinato periodo dell’anno e non c’è il carattere della continuità.

Questa attività rientra nella più ampia definizione di lavoro a tempo determinato, anche se ci sono differenze rilevanti, sia per quanto riguarda dei limiti quantitativi che di durata massima.

Le attività stagionali sono quelle individuate con decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e dai contratti collettivi nazionali. L’elenco delle attività stagionali è ancora lo stesso del decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, oltre, come detto, ad altre ipotesi previste dalla contrattazione collettiva.

Come precisa il Ministero del Lavoro, la grande differenza rispetto al lavoro con contratto a tempo determinato è che per lo stagionale non sono previste proroghe o rinnovi, come invece accade con il contratto a termine. Alle attività stagionali non si applicano neanche le previsioni relative al limite numerico previsto per le assunzioni a tempo determinato.

Non esistono ad esempio durate fissate per legge riguardo ai contratti di lavoro stagionale, perché generalmente questi lavori iniziano e finiscono nell’arco di qualche settimana o mese. Tuttavia, la prassi dice che, per essere tali, i contratti di lavoro stagionali debbano avere una durata massima di 8 mesi l’anno.

Va detto che il lavoratore assunto a tempo determinato per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le stesse attività stagionali.

Un discorso a parte riguarda le donne lavoratrici stagionali: nel caso in cui si trovino in stato di maternità, scatta anche in questo caso un periodo di congedo, durante il quale la lavoratrice ha diritto all’assegno di maternità a carico dell’INPS. La particolarità è che, nel caso proprio di lavoratrici assunte a tempo determinato per lavori stagionali, è l’INPS stesso a versare direttamente l’indennità.

Bonus stagionali: cos’è e chi ne ha diritto
Molti non lo sanno, ma per i lavoratori stagionali è previsto uno speciale Bonus INPS. Non tutti però ne hanno diritto.

Il Bonus stagionali va solo a chi abbia lavorato per almeno 50 giornate nel 2021 e non abbia superato i 35mila euro di reddito. Nota a parte per i lavoratori stagionali dello spettacolo, che devono essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e aver versato contributi giornalieri per almeno 50 giorni.

Quali sono i lavori stagionali
Quali sono le attività lavorative che rientrano nella categoria dei lavori stagionali? Qui l’elenco completo, che, come anticipato, è stato stabilito nel 1963, e dunque riporta in alcune parti lavori che sono quasi stati abbandonati:

• sgusciatura delle mandorle
• scuotitura, raccolta e sgranatura delle pine
• raccolta e conservazione del prodotti sottobosco (funghi, tartufi, fragole, lamponi, mirtilli, ecc.)
• raccolta e spremitura delle olive
• produzione del vino comune (raccolta, trasporto, pigiatura dell’uva, torchiatura delle vinacce, cottura del mosto, travasamento del vino)
• monda, trapianto, taglio e raccolta del riso
• motoaratura, mietitura, trebbiatura meccanica dei cereali e pressatura dei foraggi
• lavorazione del falasco
• lavorazione del sommacco
• maciullazione e stigliatura della canapa
• allevamento bachi, cernita, ammasso e stufatura dei bozzoli
• ammasso, sgranatura, legatura, macerazione e stesa all’aperto del lino
• taglio delle erbe palustri, diserbo dei canali, riordinamento scoline delle opere consortili di bonifica
• raccolta, infilzatura ed essiccamento della foglia del tabacco allo stato verde
• cernita e condizionamento in colli della foglia di tabacco allo stato secco
• taglio dei boschi, per il personale addetto all’abbattimento delle piante per legname da opera, alle operazioni per la preparazione della legna da ardere, alle operazioni di carbonizzazione nonché alle relative operazioni di trasporto
• diradamento, raccolta e trasporto delle barbabietole da zucchero
• smorzatura del sughero
• salatura e marinatura del pesce
• pesca e lavorazione del tonno
• lavorazione delle sardine sott’olio (per le aziende che esercitano solo tale attività)
• lavorazione delle carni suine
• produzione di formaggi in caseifici che lavorano esclusivamente latte ovino
• lavorazione industriale di frutta, ortaggi e legumi per la fabbricazione di prodotti conservati e di bevande (limitatamente al personale assunto nel periodo di lavorazione del prodotto fresco), nonché fabbricazione dei relativi contenitori
• produzione di liquirizia
• estrazione dell’olio dalle sanse e sua affinazione
• estrazione dell’olio dal vinacciolo e sua raffinazione
• estrazione dell’alcool dalle vinacce e dalle mele
• fabbricazione del ghiaccio (durante il periodo estivo)
• estrazione di essenze da erbe e frutti alla stato fresco
• spiumatura della tiffa
• sgranellatura del cotone
• lavatura della paglia per capelli
• trattura della seta
• estrazione del tannino
• fabbricazione e confezionamento di specialità dolciarie nei periodi precedenti le festività del Natale e della Pasqua
• cave di alta montagna
• montaggio, messa a punto e collaudo di esercizio di impianti per zuccherifici, per fabbriche di conserve alimentari e per attività limitate a campagne stagionali
• fabbricazione dei laterizi con lavorazione a mano o mista a mano e a macchina nelle quali si faccia uso di essiccatoio all’aperto
• cernita e insaccamento delle castagne
• sgusciatura ed insaccamento delle nocciole
• raccolta, cernita, spedizione di prodotti ortofrutticoli freschi e fabbricazione dei relativi imballaggi
• raccolta, cernita, confezione e spedizione di uve da tavola e da esportazione
• lavaggio e imballaggio della lana
• fiere ed esposizioni
• lavoratori preparatori della campagna salifera (sfangamento canali, ripristino arginatura mungitura a cilindratura casette salanti, sistemazione aie di stagionatura), salinazione (movimento di acque, raccolta del sale)
• spalatura della neve
• attività svolte in colonie montane, marine e curative e attività esercitate dalle aziende turistiche, che abbiano, nell’anno solare, un periodo di inattività non inferiore a 70 giorni continuativi o a 120 giorni non continuativi
• preparazione e produzione di spettacoli per il personale non menzionato nella lett. c) dell’art. 1 della legge 18 aprile 1962, n. 230, addetto a singoli spettacoli o serie di spettacoli consecutivi di durata prestabilita
• attività del personale addetto alle arene cinematografiche estive
• attività del personale assunto direttamente per corsi di insegnamento professionale di breve durata e soltanto per lo svolgimento di questi corsi
• conduzione delle caldaie per il riscaldamento dei fabbricati
• attività del personale addetto agli impianti di trasporto a fune destinati ad attività sportive in località sciistiche e montane e alla gestione delle piste da sci.
 
Da: www.quifinanza.it  

Fonte foto: Giurdanella