Museo dei dolmen. Nuove scoperte archeologiche sui fast food romani

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Oxford, 30 mag. (Diego D'Assoltii, Scienze Notizie) - Recenti scoperte archeologiche sull’isola di Maiorca hanno rivelato aspetti sorprendenti delle abitudini alimentari dei Romani. In particolare, è emerso un interesse particolare per il consumo di uccelli canori, un elemento che potrebbe sembrare insolito per l’epoca.

Gli archeologi hanno rinvenuto resti di questi uccelli nel fossato di un antico fast food, situato in una zona commerciale nei pressi del foro della storica città di Pollentia, oggi parte della Spagna. Questo studio, pubblicato nel International Journal of Osteoarchaeology, ha messo in luce un insieme straordinario di resti animali recuperati da un cesspit, ovvero una discarica, che offre nuove prospettive sulla dieta dell’epoca.

Tali scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione della vita quotidiana dei Romani, ma evidenziano anche l’importanza di Maiorca come centro commerciale e culturale durante l’antichità.

Il ruolo dei fast food nell’antica Roma
I fast food nell’antica Roma, noti come “thermopolia”, erano luoghi di ritrovo per i cittadini che cercavano pasti veloci e convenienti. Questi stabilimenti erano particolarmente popolari tra le classi meno abbienti, che spesso non avevano accesso a cucine domestiche. I resti rinvenuti a Pollentia suggeriscono che i romani consumassero una varietà di alimenti, tra cui pesce, carne e, sorprendentemente, uccelli canori. Questo aspetto della dieta romana è stato raramente esplorato, ma le recenti scoperte offrono un’opportunità unica per approfondire la comprensione delle abitudini alimentari di quel periodo. Le evidenze archeologiche indicano che i romani erano disposti a sperimentare con ingredienti e piatti, rendendo la loro cucina ricca e variegata.

Implicazioni delle scoperte per la storia culturale
Le scoperte archeologiche sull’isola di Maiorca non solo arricchiscono la nostra comprensione della dieta romana, ma hanno anche importanti implicazioni per la storia culturale della regione. L’analisi dei resti animali e delle pratiche alimentari offre uno spaccato della vita quotidiana e delle interazioni sociali tra le diverse classi sociali. Inoltre, la presenza di un fast food in una zona commerciale suggerisce che Maiorca fosse un crocevia di scambi culturali e commerciali.

Le evidenze raccolte dai siti archeologici possono contribuire a una migliore comprensione delle dinamiche sociali e economiche dell’epoca. È fondamentale continuare a esplorare e studiare questi reperti per svelare ulteriori dettagli sulla vita dei romani e sul loro impatto sulle culture locali.

Da: www.scienzenotizie.it/

Fonte foto: Progetto Katatexilux