L’importanza delle donne vichinghe secondo studi sul DNA

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25 feb. (Diana Civitillo, History Temple) - Secondo uno studio sul DNA norreno, le colonizzazioni vichinghe potrebbero essere state più delle “fughe romantiche” che “weekend alcolici” solo per uomini, mostrando l’importanza delle donne nell’assoggettamento delle isole britanniche durante il Medioevo.

Gli scienziati hanno scoperto che gli uomini vichinghi portavano con sé significanti numeri di donne nelle loro navi quando navigavano verso luoghi come la Scozia, Shetland, Orkney e Islanda – contraddicendo lo stereotipo dei gruppi di soli uomini con un malsano appetito per lo stupro e il saccheggio.

I ricercatori che hanno analizzato il materiale genetico – DNA mitocondriale ereditato per via materna estratto da 80 scheletri vichinghi rinvenuti in Norvegia – hanno scoperto che le donne norrene hanno avuto un ruolo centrale negli insediamenti vichinghi stabiliti in Gran Bretagna e in altre parti del Nord Atlantico.

Sebbene relativamente recenti, si pensava che fossero principalmente Vichinghi uomini a navigare in lunghe barche dalla loro terra d’origine in Norvegia, Danimarca e Svezia, per attaccare lontani insediamenti costieri oltreoceano.

La professoressa Erika Hagelberg, dell’Università di Oslo, ha affermato che lo studio, che consisteva nella ricostruzione di 45 sequenze di DNA mitocondriale, ha mostrato l’importanza della discendenza femminile vichinga nella diffusione del popolo nordico attraverso i mari del nord:

Lo studio sembra sostenere l’opinione che un numero significativo di donne è stato coinvolto nell’insediamento delle isole minori, il che prevale sull’idea che esso si basasse esclusivamente sullo stupro e il saccheggio da parte di maschi che andavano fuori di testa.

È vero che si pensa che i Vichinghi avessero preso donne locali (dai luoghi in cui si insediavano), ma le prove del DNA di questo studio e di quello islandese indicano che le donne norrene erano coinvolte nel processo di colonizzazione.

Questo contraddice in qualche modo uno dei punti di vista sulle incursioni vichinghe, ovvero la convinzione che essi erano guidati dalla carenza di donne nei loro villaggi.

Lo studio, pubblicato sul Philosophical Transactions della Royal Society B, ha messo a confronto l’antico DNA mitocondriale degli scheletri vichinghi – che sono datati a 1000 anni fa – con DNA mitocondriale moderno di persone che vivono oggi in Norvegia, nelle isole britanniche, in Islanda e altre parti dell’Europa occidentale.

Il professor Jan Bill, esperto della civiltà vichinga presso l’Università di Oslo, ha affermato che questo studio ha fornito un quadro di come il lignaggio materno norvegese si sia diffuso in questa parte del nord Europa, dimostrando che le donne vichinghe e i loro uomini svolsero un ruolo fondamentale:

Sia maschi che femmine presero parte alla colonizzazione dell’Atlantico settentrionale. Non è che stavano importando un gran numero di schiave prese per strada e provenienti da posti come l’Irlanda.

Il professore ha ammesso che i Vichinghi erano certamente brutali, ma ha anche aggiunto: "Sappiamo che trasportavano bestiame, pecore e altri animali, quindi perché non prendere anche i bambini? Penso che stiamo osservando gruppi familiari piuttosto che uomini e donne adulti".

Da: www.thehistorytemple.com

Fonte foto: Cor.Sera