Notizie e opportunità dal mondo del lavoro

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6 milioni di lavoratori italiani vivono con 1.000 euro al mese

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Roma, 24 mag. (Mauro Di Gregorio, Qui Finanza) - Avere un’occupazione fissa da anni, magari un lavoro a tempo pieno e indeterminato, e avere comunque difficoltà nell’arrivare a fine mese. È un destino comune a molti italiani, quelli che nelle statistiche vengono definiti “lavoratori poveri” e che sono finiti al centro del braccio di ferro fra opposizioni, che vorrebbero il salario minimo per legge, e maggioranza, che delega la questione alla contrattazione collettiva.

Nel 2023, l’Italia si è confermata uno dei Paesi europei con la più alta incidenza di lavoratori poveri. È quanto emerge dallo studio della Cgil intitolato “La questione salariale e le basse retribuzioni in Italia”, a firma dell’economista Nicolò Giangrande. Leggi tutto »

Perché sempre più italiani lavorano anche dopo i 67 anni

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Roma, 28 mag. (Claudio Garau, Qui Finanza) - Se diamo un’occhiata agli ultimi dati Istat in tema di lavoro dopo i 50 anni, scopriamo una realtà diversa da quella che il senso comune ci porta a immaginare.

Si va in pensione dopo anni e anni di sudata carriera? La risposta è sì, ma con degli importanti distinguo. E il motivo è semplice: ci sono cittadini ai quali i soldi del trattamento previdenziale Inps non bastano ad arrivare a fine mese, persone che – per sostenere le spese quotidiane e far quadrare il bilancio familiare mensile – debbono “reinventarsi”, continuando a lavorare. Leggi tutto »

La nuova riforma della disabilità è bloccata e sganciata da realtà

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Roma, 30 mag. (Adnkronos) - "Una riforma bloccata e sganciata dalla realtà". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente Inca, il patronato della Cgil, riferendosi alla nuova riforma della disabilità. "Dal 1° gennaio 2025 - afferma - la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024, ha iniziato la sua fase sperimentale in 9 province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

Ad oggi, il riconoscimento della disabilità avviene tramite apposite commissioni mediche, spesso coordinate dall’Inps,che valutano la gravità della condizione e stabiliscono se una persona ha diritto a specifiche prestazioni economiche, Leggi tutto »

La nuova riforma della disabilità è bloccata e sganciata da realtà

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Roma, 30 mag. (Adnkronos) - "Una riforma bloccata e sganciata dalla realtà". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente Inca, il patronato della Cgil, riferendosi alla nuova riforma della disabilità. "Dal 1° gennaio 2025 - afferma - la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024, ha iniziato la sua fase sperimentale in 9 province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

Ad oggi, il riconoscimento della disabilità avviene tramite apposite commissioni mediche, spesso coordinate dall’Inps,che valutano la gravità della condizione e stabiliscono se una persona ha diritto a specifiche prestazioni economiche, Leggi tutto »

Ti hanno contestato un errore sul lavoro? Hai più diritti di quanto credi

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Roma, 30 mag. (Claudio Garau, Qui Finanza) - Un fulmine a ciel sereno nel rapporto di lavoro non è così infrequente. Un dipendente, finora sempre rispettoso delle direttive aziendali, preciso e puntuale nello svolgimento delle mansioni, si imbatte improvvisamente in una contestazione disciplinare. Al datore di lavoro non è piaciuto un suo comportamento e glielo fa notare con gli strumenti previsti dalla legge.

In chi riceve la comunicazione può subentrare un po’ di disorientamento, se non vero e proprio stupore, specialmente quando – facendo mente locale – non si riesce a capire con precisioni le reali dimensioni di quanto addebitato. Leggi tutto »

In libreria e in internet "Lo statuto di Roma Capitale" di Federico Bardanzellu

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Il fondamentale principio posto alla base dello Statuto di Roma Capitale è quello secondo cui l’Ente rappresenta “la comunità di donne e di uomini che vivono nel suo territorio” e si impegna a tutelare i diritti delle persone così come sanciti dalla Costituzione Italiana.

Il riferimento a tali concetti prevale rispetto a quello di residenza o di cittadinanza italiana, in linea con i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

Altrettanto indicativa è la norma statutaria che definisce Roma “punto d’incontro tra culture, religioni ed etnie diverse”.

Tutto ciò dimostra la concezione avanzata e la democraticità dei principi posti alla base dello statuto di Roma Capitale e la condivisione degli stessi da parte della stragrande maggioranza dell’Assemblea Capitolina.

In vendita nelle librerie convenzionate con la casa editrice, su Amazon, IBS, Unilibro e sul sito:  www.edizionidelfaro.it Leggi tutto »