In libreria e in e-book "L'estate del riflusso" di Federico Bardanzellu

estate_del_riflussoRoma, dic. - La crisi delle ideologie e dell’impegno politico non è un fenomeno circoscritto all’Italia della terza Repubblica. Già all’inizio degli anni ottanta i sociologi individuarono, nelle generazioni che erano state protagoniste delle grandi tensioni sociali e intellettuali del decennio precedente, i primi atteggiamenti di profonda delusione per il fallimento degli ideali e un ripiegamento nella sfera del privato: “Riflusso” fu la parola coniata per descrivere tale fenomeno.

Il momento esatto in cui la caduta dei valori ideologici della sinistra toccò il punto di non ritorno – secondo l’autore – fu l’estate del 1984, in coincidenza con la più grande vittoria elettorale conseguita dal PCI e la sua entusiasta auto celebrazione organizzata a Roma con la Festa nazionale dell’Unità.

“L’estate del riflusso” è descritta con la puntigliosità di un reporter e l’ambientazione ricorda il palcoscenico di una commedia all’italiana, con personaggi e interpreti che si dibattono gaudentemente ricercando senza particolare successo i piaceri materiali della vita. L’unico valore della contestazione che non viene travolto è l’emancipazione della donna. Sopravvive solo chi si adegua passivamente alle nuove regole del gioco dettate dal sesso femminile, dando così un senso al suo ripiegamento nel privato.

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