Museo dei dolmen. Risolto il mistero dei pugnali dell'Età del Bronzo

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Bologna, 12 mag. (Ansa) - Erano probabilmente utensili per la macellazione delle carni, e non oggetti cerimoniali per la sepoltura dei guerrieri, i famosi pugnali dell'Età del Bronzo comparsi a partire dal IV millennio a.C.

e ritrovati in numerosi siti di tutta Europa. Lo dimostrano i resti di collagene, ossa, muscoli e tendini presenti su dieci pugnali in lega di rame trovati a Pragatto, vicino Bologna, ed esaminati grazie a una nuova tecnica che permette per la prima volta di identificare residui organici su metalli antichi.

Lo studio è pubblicato sulla rivista Scientific Reports da un gruppo di esperti italiani e britannici coordinati da Andrea Dolfini dell'Università di Newcastle e Monica Miari della Soprintendenza Archeologica.

La nuova tecnica di analisi si basa sull'utilizzo di una speciale soluzione che ha permesso di colorare i residui organici sulle lame dei pugnali. Osservando i reperti al microscopio ottico, digitale ed elettronico a scansione, i ricercatori hanno identificato microresidui di collagene associati a fibre di muscoli, tendini e ossa. Da questi indizi hanno dedotto che le lame fossero state usate sulle carcasse di diversi tipi di animali, per macellare le carni e staccarle della ossa.

Per avere conferma di questa intuizione, i ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti usando repliche fedeli dei pugnali antichi per macellare delle carni: i residui organici rimasti sulle lame erano in effetti paragonabili a quelli trovati sui reperti archeologici.

Da: https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/

Fonte foto: Swiss Institute Cairo