Egitto, scoperto un antico castello nel Nord del Sinai

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Sinai (Eg.), 11 giu. (Salvo Cagnazzo, Turismo.it) - Scoperto in Egitto un castello di 2600 anni, disseminato di punte di freccia in metallo e di pugnali in pietra. Lo scopo di questa roccaforte militare pare fosse quello di proteggersi dai Persiani. Si trova nel Nord del Sinai, e dovrebbe risalire attorno al 664-610 a.C., durante l'era Psamtik, l'ultima prima dell'invasione persiana del 525 a.C..

Durante questi attacchi è stata distrutta la maggior parte dei suoi edifici. I reperti recentemente rinvenuti hanno ipotizzato, per questo sito, la presenza due castelli: quello principale pare avesse 16 torri, e si pensa che fosse stato costruito sulla struttura di un edificio incompiuto.

PERCHE' ANDARCI
Da sempre la penisola del Sinai ha destato l'attenzione e le fantasie di tanti. Dopotutto profeti e pellegrini, ma anche conquistatori ed esiliati, ne hanno calpestato le terre sabbiose. Si pensi innanzitutto alle meraviglie sottomarine del Mar Rosso. E al divertimento di cui si può godere nelle località balneari del Sinai. Ma la vera anima di questi posti si può scoprire soltanto quando ci si allontana dalla frenesia costiera. Per raggiungere quelle terre dove i beduini preservano le loro antiche tradizioni.

DA NON PERDERE
Ras Muhammad è il parco nazionale più famoso d'Egitto, nonchè uno dei punti di immersione più conosciuti del mondo. Questo parco nazionale si trova tra la ricca barriera corallina del Mar Rosso e il deserto dell'entroterra del Sinai. Sotto le acque cristalline la barriera corallina pullula di vita, comprese numerose specie di vertebrati ed invertebrati. In mare aperto potrete invece incontrare i delfini e anche il delfino di Risso. L'area ospita inoltre la cicogna bianca Ciconia ciconia durante le sue migrazioni annuali.

PERCHE’ NON ANDARCI
Il 9 febbraio 2018 ha avuto inizio l’operazione anti-terrorismo su larga scala “Sinai 2018”, tuttora in corso, concentrata sul Sinai centro-settentrionale. Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai è legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza anche nei confronti di turisti.
 
COSA NON COMPRARE
Cammelli di peluche, piramidi con polvere dorata, calendari con 12 papiri, arazzi e cuscini, lampade e collanine di plastica, ciondoli chiave della vita e testa di Nefertiti in argento. E poi c'è il narghilè: tanto bello quanto rischioso da portare in viaggio. A meno che non vogliate regalarne i cocci.

Da: www.turismo.it

Fonte foto: Nowik, Wikimedia