Famiglia e parenti restano l'ufficio di collocamento più efficiente

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Roma, 5 ago. (Labitalia) - L'Italia dei Santi in Paradiso, dello zio e del cognato che ci mette una buona parola, dell'amico al posto giusto, sembra funzionare ancora, almeno per trovare un lavoro.

 Secondo i dati presentati oggi dal presidente di Italia Lavoro, Paolo Emilio Reboani, nel corso dell'audizione alla commissione XI della Camera dei deputati, infatti, in Italia quasi il 40% (39,8% esattamente) di chi ha cominciato a lavorare nel 2012 (anno a cui è riferita la rilevazione) lo ha fatto trovando il posto grazie ad amici e parenti. Vale a dire 564.324 persone sul totale di 1.416.531.

L'ufficio di collocamento più efficiente in Italia rimane dunque la famiglia, insieme alla rete delle amicizie. Al secondo posto, invece, tra i canali che si sono rivelati vincenti per trovare un'occupazione, c'è la richiesta diretta al datore di lavoro. Con questo sistema il 23% dei nuovi occupati, un po' meno di uno su 4 (pari a 326.406 persone) ha raggiunto l'agognato obiettivo.

Molto meno efficaci tutti gli altri canali di ricerca, eccezion fatta per stage e tirocini che danno una qualche possibilità di rimanere nell'impresa dove li si svolge (così è stato per 169.296 persone, il 12% di chi ha cominciato a lavorare).

Mettersi in proprio è stata, invece, la via scelta dall'8,7% dei neo-lavoratori (123.833). Per 71.640 persone (il 5,1% del totale) il lavoro è arrivato da un'agenzia privata per il lavoro (quelle che prima si chiamavano interinali).

Per il resto, percentuali molto basse: il concorso pubblico (comprese le graduatorie per gli insegnanti) ha fruttato un lavoro al 3,7% di chi cominciava a lavorare in quell'anno (in valori assoluti: 52.170 persone); la ricerca tramite annunci on line ha portato fortuna al 2,5% (35.967 persone), mentre tramite il canale istituzionale dei centri per l'impiego ha trovato lavoro solo il 2,1% dei nuovi occupati, ossia 30.375 persone.
 
Anche il raccordo con il sistema formativo non decolla: le segnalazioni di scuola, università o altro ente di formazione hanno ottenuto un risultato solo per l'1,7% dei neoassunti (24.679). Solo un po' più performanti dei classici annunci sul giornale, grazie ai quali 16.251 persone (l'1,1% dei nuovi assunti) ha trovato lavoro.

 

Da: www.adnkronos.com