Il Jobs Act arriva in Senato: 6 articoli per riformare il lavoro

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Roma, 4 apr. (Affaritaliani) - Assicurare tutele uniformi, razionalizzare la normativa, favorire il coinvolgimento attivo di quanti hanno perso il posto di lavoro. Queste le finalita' del ddl delega in materia di "riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonche' in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternita' ed alla conciliazione", presentato ieri al Senato e pubblicato oggi sul sito del Ministero del Lavoro.

Il ddl si compone di sei articoli: il quarto si occupa del riordino delle forme contrattuali e prevede l'introduzione "eventualmente anche in via sperimentale, del compenso orario minimo, applicabile a tutti i rapporti aventi ad oggetto una prestazione di lavoro subordinato".

L'articolo 1 del ddl indica i principi e i criteri direttivi, tra cui la necessita' di regolare l'accesso alla Cig "solo a seguito di esaurimento delle possibilita' contrattuali di riduzione dell'orario di lavoro" e la "previsione di una maggiore compartecipazione da parte delle imprese utilizzatrici". Inoltre, la rimodulazione dell'Aspi e l'universalizzazione del campo di applicazione, con estensione ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e con l'esclusione degli amministratori e sindaci".

L'articolo 2, indica, tra l'altro, la razionalizzazione degli incentivi all'assunzione, autoimpiego e autoimprenditorialita' e l'istituzione di una Agenzia nazionale per l'occupazione, partecipata da Stato, Regioni e Province autonome.

L'articolo 3 del Capo II riguarda la semplificazione e razionalizzazioni delle procedure e degli adempimenti dei rapporti di lavoro, con il rafforzamento della gestione telematica. L'articolo 4 prevede il riordino e la semplificazione delle tipologie contrattuali esistenti, la redazione di un testo organico, l'introduzione "eventualmente in via sperimentale, di ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti", l'introduzione del compenso orario minimo, la possibilita' di estendere il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio per le attivita' lavorative discontinue e occasionali in tutti i settori produttivi.

L'articolo 5 si occupa di maternita' e conciliazione e prevede, tra l'altro, una ricognizione per estendere l'indennita' di maternita' a tutte le categorie di donne lavoratrici, l'introduzione del tax credit per le donne lavoratrici anche autonome e incentivazione a forme di flessibilita' dell'orario di lavoro. L'articolo 6, infine, contiene le disposizioni comuni per l'esercizio delle deleghe e prevede che dall'attuazione non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Da: www.affaritaliani.it