Differenza tra imprenditore agricolo professionale e non professionale

imprenditori_agricoli

27 nov. (Qui Finanza) – Oggi l’agricoltura è considerata un’attività d’impresa a tutti gli effetti ed è nata la figura dell’imprenditore agricolo. La Legge per questa figura ha stabilito determinati diritti e doveri. Secondo l’articolo 2135 del Codice Civile l’imprenditore agricolo è la persona che esercita attività quali la coltivazione del fondo, la silvicoltura, l’allevamento e attività ad esse collegate, come l’agriturismo o la fattoria didattica, solo per citarne alcune.

La figura dell’imprenditore agricolo negli ultimi anni ha subito diverse trasformazioni.

Prima veniva chiamato imprenditore agricolo a titolo principale (IATP), ora ha assunto la denominazione di imprenditore agricolo professionale (IAP), per venire incontro alla modernizzazione e all’ampliamento delle attività collegate all’agricoltura.

L’imprenditore agricolo professionale
L’imprenditore agricolo professionale sempre secondo quanto previsto dalle vigenti normative deve rispondere a tre requisiti fondamentali:
*possedere conoscenze e competenze professionali adeguate;
*dedicare all’attività agricola gran parte del proprio tempo lavorativo;
*ricavare dall’attività agricola la prevalenza del proprio reddito.

Rientrano tra gli imprenditori agricoli professionali le persone fisiche, le società di persone, le società di capitali, le cooperative agricole, le associazioni professionali di imprenditori agricoli, e i loro consorzi quando utilizzano per lo svolgimento delle attività, come previsto sempre dall’articolo 2135 del Codice Civile, prevalentemente prodotti dei soci, ovvero forniscono prevalentemente ai soci beni e servizi diretti alla cura e allo sviluppo del ciclo biologico. L’imprenditore agricolo professionale può usufruire di agevolazioni e contributi per svolgere la sua attività in campo agricola. Tutto ciò non è previsto, invece, per un imprenditore agricolo non professionale.

L’imprenditore agricolo non professionale
L’imprenditore agricolo non professionale non ha i requisiti che abbiamo elencato in precedenza e non è in possesso della qualifica IAP. In pratica viene accomunato ad un imprenditore appartenente ad altri settori e non può usufruire degli aiuti e delle agevolazioni previste per il settore agricolo.

Imprenditore agricolo professionale: agevolazioni fiscali e finanziarie
Vediamo ora alcune delle agevolazioni per diventare imprenditore agricolo che vengono concesse agli AIP in ambito fiscale e finanziario:
*l’esenzione triennale Irpef, che è subordinata alla preventiva iscrizione alla gestione previdenziale INPS e al versamento dei contributi INPS. L’agevolazione consiste nella detassazione Irpef del reddito dominicale imponibile;
*l’imprenditore agricolo professionale usufruisce di una minore imposta di registro dell’1% se acquista dei terreni, invece, di quella ordinaria dell’8%;
*nel caso di esproprio dei terreni lo IAP ha diritto a indennità maggiori;
*è esonerato dal pagamento degli oneri di urbanizzazione;
*può accedere ai finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione dalle regioni e dall’Unione Europea.

Imprenditore agricolo professionale: novità 2020
Nella Manovra di Bilancio 2019 sono state introdotte delle novità che riguardano gli imprenditori agricoli professionali. In particolare, è stato previsto l’esonero contributivo dall’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, per imprenditori agricoli professionali IAP di età inferiore a 40 anni che risultano iscritti alla previdenza agricola tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020. Sicuramente una buona notizia per chi fa l’imprenditore agricolo.

Da: www.quifinanza.it

Fonte foto: Regione Veneto