Green pass obbligatorio, come saranno i controlli: con l’app e non solo

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Roma, 13 ott. (Qui Finanza) – Con l’entrata in vigore dell’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre, arrivano i Dpcm che integrano il decreto che ha introdotto l’obbligatorietà e definiscono le regole per milioni di dipendenti pubblici, privati e autonomi.

Due sono i provvedimenti adottati da palazzo Chigi e firmati dal presidente del Consiglio Mario Draghi: il primo riguarda le linee guida relative all’obbligo della certificazione nella pubblica amministrazione; il secondo introduce una serie di strumenti informatici che consentiranno una verifica automatizzata del possesso delle certificazioni.

Green pass obbligatorio, controlli con l’app e non solo
Per le verifiche del green pass potrà essere utilizzata la app VerificaC19 oppure i nuovi strumenti previsti dal Dpcm, che consentiranno una verifica “quotidiana e automatizzata” rilevando solo il possesso del pass e nessun alto dato del dipendente.

Non solo: sarà possibile integrare il sistema di lettura del Qr code con i tornelli o con gli apparecchi per la rilevazione della temperatura già presenti nelle aziende e i software dialogheranno – con un’interazione asincrona – direttamente con la piattaforma nazionale che rilascia il green pass: attraverso NoiPa per gli enti pubblici che aderiscono a questa piattaforma o con il portale Inps per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia pubblici che privati o, infine con i sistemi informativi di gestione del personale per quelle amministrazioni pubbliche che hanno almeno mille dipendenti.

Green pass, divieto di conservare i Qr code
Per il datore di lavoro, pubblico e privato, c’è “l’esplicito divieto” di conservare i Qr code delle certificazioni né è possibile “in alcun caso” raccogliere i dati dei dipendenti “salvo quelli strettamente necessari” all’applicazione delle sanzioni. Inoltre, sarà possibile richiedere il pass in anticipo al dipendente in caso si devono programmare turni aziendali, ma questo anticipo dovrà essere “strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore”.

Per quanto riguarda la verifica mediante la Piattaforma NoiPa (per le Pa aderenti), il Portale dell’Inps (per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti non aderenti a NoiPa) o mediante interoperabilità applicativa, la Piattaforma nazionale- DGC consentirà di visualizzare la sola informazione del possesso o meno di un green pass valido.

Green pass obbligatorio, chi sarà sottoposto ai controlli

Potranno essere sottoposti al controllo solo i lavoratori effettivamente in servizio per i quali è previsto l’accesso al luogo di lavoro, escludendo i dipendenti assenti per ferie, malattie, permessi o che svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile.

I dipendenti dovranno essere opportunamente informati dal proprio datore di lavoro sul trattamento dei dati attraverso una specifica informativa. Per quanto riguarda le funzionalità disponibili sulla piattaforma NoiPa e sul Portale Inps dovranno essere adottate misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato ai rischi presentati dai trattamenti. La verifica mediante interoperabilità applicativa sarà invece resa disponibile ai datori di lavori mediante un’apposita convenzione con il Ministero della salute.

Green pass, chi dovrà effettuare i controlli
Sia nel settore pubblico che in quello privato, i controlli spetteranno al datore di lavoro, che però a sua volta potrà delegare la funzione a un altro lavoratore. Questo potrà decidere in autonomia le modalità in cui dovranno avvenire le verifiche, a campione o a tappeto.

Da: www.quifinanza.it

Fonte foto: Network-service.it