Jobs Act: da Nord a Sud le imprese 'guardano' a nuove assunzioni nel 2015

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11 mar.  (Labitalia) - Il 'Jobs act' comincia a 'scaldare' i motori delle imprese italiane. Che hanno ricominciato ad assumere o stanno pensando di farlo.

E' quanto emerge dal 'viaggio' compiuto da Labitalia nel 'mondo' delle Confindustrie regionali e territoriali, da Nord a Sud.

"C'è -dice a Labitalia Sabino Basso, presidente di Confindustria Campania- abbastanza fermento. Io, con la mia azienda, la 'Basso Fedele e figli', assumerò il prossimo mese 10 nuovi dipendenti con la nuova normativa. C'è un'area positiva in giro e io credo che porterà risultati positivi".

Il perchè, per Basso, è presto detto. "Questa è una riforma -sottolinea- che premia il merito. La grande paura delle imprese oggi è assumere persone che poi non hanno voglia di lavorare e trovarsi costretti a tenerseli tutta la vita. Questo con il Jobs act non accadrà più. Il merito prevarrà. E un'azienda sana non si priverà mai di un dipendente valido".

Dalla Campania al Nord-Est del Paese il passo è breve. "Noi abbiamo fatto -dice a Labitalia Rodolfo Cetera, presidente dei giovani di Confindustria di Padova- un sondaggio tra tutti i nostri associati, senior e giovani, a partire dal 1° gennaio di quest'anno, e cioè prima dell'entrata in vigore del Jobs act, per chiedere quali sarebbero stati gli effetti di questo provvedimento".

"Ebbene, il 25%, e cioè uno su quattro degli iscritti, ha risposto -continua Cetera- che con il Jobs act nel corso del 2015 avrebbe assunto nuovo personale a tempo indeterminato. Numeri che, comunque, potrebbero anche salire nel corso di quest'anno. Questo perchè -conclude Cetera- il Jobs act porta con sè una notevole semplificazione e inoltre anche minori oneri legati al costo del lavoro. La maggior parte degli intervistati, allo stesso tempo, ha giudicato positivamente il Jobs act ma attende una ripresa dell'economia per puntare a nuove assunzioni".
 
E, anche se ancora non ci sono numeri precisi, comincia a 'serpeggiare' più fiducia tra gli imprenditori. "Non stiamo ancora registrando delle assunzioni -spiega a Labitalia Domenico Favuzzi, presidente di Confindustria Puglia- ma certamente abbiamo delle attese positive verso il provvedimento".

"E' una riforma che oltre che semplificare -continua il presidente degli industriali pugliesi- rende anche il contratto a tempo indeterminato più conveniente, visto che c'è una notevole riduzione del costo del lavoro. Quindi, ci sono attese molto positive".

Per Favuzzi, "inizialmente credo che ci saranno molte conversioni da altre forme di contratto a quello a tempo indeterminato". "Mi auguro che, in particolare nelle aziende più piccole, quelle sotto i 15 dipendenti, che con questo provvedimento potranno scendere più facilmente sotto questa soglia, ci sia una spinta a crescere -conclude- e a seguire così più agevolmente quelle nicchie di mercato che vanno bene e che ci sono".

E anche entrando nei settori produttivi specializzati si comincia a respirare un'aria diversa. "E' troppo presto -spiega a Labitalia Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo- per dare indicazioni sui possibili effetti. Di sicuro, però, si tratta di una legge che è necessaria per rimodernizzare il mercato del lavoro del nostro paese. Noi vediamo questo provvedimento in termini molto positivi, anche se quello su cui noi puntiamo fortemente è l'apprendistato, e su questo ci aspettiamo provvedimenti concreti".

Da: www.adnkronos.com